…I cubani sono gente molto speciale !
Ho visto cubani a cui avrei voluto stringere la mano, e anche mischiarmi a loro mentre ero in macchina, mentre ero con gli occhi fissati ad ammirare un panorama che non dimenticherò mai, e le foto mi aiutano in questo, cubani che lavoravano chini sul campo, e cubani che ti guardano e tu non sai cosa stanno pensando, cosa stanno patendo, cubani schiacciati su un camion che tornano a casa dopo il lavoro…
Ho visto pianure sterminate e le nuvole, sì le nuvole che sembravano messe lì apposta per incominciare un quadro,
e le schiene sudate e abbronzate, i bambini che escono da scuola con i grembiuli tutti uguali e che si mettono davanti all’obiettivo sorridenti…
DIARIO DI VIAGGIO
CUBA 2-23 gennaio
2 gennaio
Partenza da Milano Malpensa con volo airfrance prima per Parigi e poi da Parigi per la Habana. All’aeroporto di Josè martì arriviamo verso le 19.00. Abbiamo già la tarjeta turistica con l’indirizzo di una casa particular per la prima notte, anche se in realtà andremo in un’altra casa particular ( che significa privata, anche se legalmente riconosciuta…).
3 gennaio
Stamattina, in attesa che Peppino ci dia buone notizie per avere una macchina da noleggiare, faremo un giro a piedi per le vie di La Habana. Dopo l’abbondante colazione con frutta (piña= ananas, guayaba, fruta bomba= papaya, banane), caffè latte, pane, uova, usciamo prendendo la calle 23 fino all’hotel Naciònal. Siamo al Malecòn che seguiamo fino alla costilla de la Punta…
I primi passi ci servono per capire la capitale di Cuba, come muoverci, saper ascoltare la gente che abbastanza regolarmente ci chiede se abbiamo bisogno di qualcosa, di aiuto anche se in realtà non sono che procacciatori di affari, speranzosi che li seguiamo per acquisti improbabili di sigari o pranzi a base di aragoste, oppure ron cubano… E’ la solita tiritera, ” di dove siete?”, “da quanti giorni qui a Cuba?”, “E’ la prima volta a Cuba?”, ecc. ecc. Se all’inizio la cosa può risultare tranquilla, via via ad ogni avance dei cubani non se ne può più e ci si rinchiude in silenzi e mutismi che vorrebbero solo evitare approcci indesiderati…
La Habana, decadente, abbastanza sporca e mi spiace dirlo…ma forse è solo una mia impressione, tanta gente in giro con camiones pieni di passeggeri recuperati per la strada ( che fanno “botella”, o autostop…), biciclette…
Il Malecòn è fatiscente, la strada lungo mare che si snoda fino a La Habana Vieja, le case che sono tutte un cantiere aperto con tralicci che le tengono su…
Bellissime le macchine americane degli anni cinquanta, Dodge, Ford, Chrysler, Desoto, ecc. Quasi tutte cromate, rattoppate e rimesse a posto per continuare a camminare…
La Habana sembra la cornice di un film d’epoca anni cinquanta…
Poi il Capitolio, La Catedral, Plaza de Armas, il porto con i ferry per i quartieri di La Regla e Casablanca…
Non mi dilungo sui monumenti che incrociamo in La Habana Vieja, solo scrivo che nel centro vecchio l’aria è quella di una città turistica, con negozi anche di buon livello ( ho visto anche il negozio della Benetton..!!!)… E’ bello camminare senza tante regole, la cartina a portata di mano ma non i si perde mai e dopo un po’ si familiarizza abbastanza con le vie a scacchiera….
Torniamo indietro passando per calle Bolivar fino alla plaza de La Revoluciòn dove campeggia la figura del “Che”… Il monumento a Josè Martì…
Vicino alla plaza c’è il terminal degli autobus della Astro, domattina abbiamo intenzione di lasciare La Habana se non avremo ancora trovato la macchina a nolo..
In serata decidiamo di cenare non in casa particular bensì in un ristorante “paladar” a Habana Vieja, si chiama Don Lorenzo, calle Acosta 260 entre Habana y Compostela. Mangiamo un’ottima aragosta a 18 $ che sì sono tanti ma per una volta… Raccomandabile? Si mangia bene ma a Cuba 18 dollari sono un mucchio di soldi…mangiando in casa avremmo certamente speso la metà e forse in modo più abbondante….fate voi…
A piedi arriviamo alla bella Plaza Vieja, mentre dal parque Central prendiamo un carro americano che ci porta fino al Vedado…
4 gennaio
Visto che per la macchina a nolo non ci sono novità, tutto è bloccato e non è possibile noleggiarne una che sia una !! decidiamo lo stesso di partire, ci arrangeremo in autobus, anzi, in taxi, con un Cubataxi che ci porterà a Trinidad per 25 $ a testa ( 100 dollari ) la stessa cifra che avremmo speso prendendo un bus della Viazul o della Astro..
Come d’accordo dalla sera prima al terminal della Astro, il nostro taxi è puntuale che ci sta aspettando fuori casa. Salutiamo Peppino e casa Petronila, molto gentili, e saliamo in macchina ( ovviamente dopo una super colazione, anzi… un super desayuno a base di tutta la frutta che potete immainare !!!).
Sono le 8 di mattina e siamo in macchina, una citroen,.. non ricordo il nome del modello, ma funziona comunque !!
La strada se non la si conosce è difficile da immaginare senza cartelli e segnaletica, le indicazioni si riducono a ricordi di altri passaggi oppure a richieste esplicite a passanti e abitanti del posto.. Certo che con un taxi tutti i problemi sulla strada giusta si riducono di colpo e non si perde tempo a cercare i bivio giusto, ecc.
Fino a Trinidad inizialmente si passa sull’autopista central fino al bivio di Aguada de Pasajeros dove ci fermiamo un momento per una breve sosta… cerveza..!
Ho in mente il caffè e il riso sulla strada ad asciugare…. poche macchine…, autostoppisti in mezzo al niente…., camiones carichi di gente… carretti trainati da cavalli e buoi… pianure… cieli stupendi…
Poi si continua e la strada migliora nei pressi di Cienfuegos che però non vediamo mentre continuiamo fino ad arrivare a Trinidad.
Io ho in mano l’indirizzo di una casa particular grazie a un amico ma purtroppo la casa è già piena, così attraverso una facile ricerca con relative telefonate a ragnatela fatte da famiglie con camere a disposizione arriviamo alla soluzione ideale a tutti,
troviamo le camere e i letti desiderati!
Io e Michele (niño) siamo in calle Izquierdo da Olga e Nena dove si spendono 25 $ per la camera doppia e 6-9 $ per la comida e 3 $ il desayuno.
Maurizio e Claudia invece sono in calle Martì.
Trinidad insomma, forse la città più visitata dopo la Habana, credo sia la città coloniale meglio conservata di Cuba…
Le case sono colorate in centro, le strade ciottolate leggermente in salita fino alla cattedrale e plaza Mayor davanti e le colline appena dietro dove si può salire per ammirare il panorama che raggiunge anche il mare.. Fermatevi nei bar, dove forse vedrete solo cubani in piedi davanti il bancone di legno tutto bagnato per il rum versato…
Ma tanti sono i turisti e di conseguenza quelli che ti fermano per strada e ti chiedono una maglietta, una t-shirt, un cappello,
un sapone, insomma qualcosa da regalargli…
5 gennaio
Con un taxi dopo aver aspettato un fantomatico bus per Playa Ancòn all’ incrocio proncipale, spendendo 8 $, arriviamo alla spiaggia famosa, o perlomeno abbastanza famosa di Ancòn, sulla penisola di Ancon a circa 15 km da Trinidad.
La spiaggia dove ci fermiamo è appena davanti all'”Ancon” un hotel moderno che troneggia davanti al mare…
Il mare, l’acqua è bella turchese, ma manca qualcosa a mio parere… credo che i cubani siano poco intreressati a questa playa…
forse c’è di meglio nei paraggi..?!
Torniamo indietro con il bus di lavoro che porta a casa gli impiegati degli hotel della zona, anche se l’autista non potrebbe fa salire noi e altri stranieri a cui chiede un dollarito, ma attenzione che se lo fermano gli possono anche ritirare la licenza… almeno così dicono…!
A cena siamo tutti da Olga, mangiamo bene, molto bene un’ottima langosta all’ajo.
In precedenza riserviamo anche i posti del bus della mattina della viazul per Camaguey ( 15 $).
Dopo cena andiamo in giro a zonzo, in plaza Mayor e alla “Escalinata”… ed entriamo alla famosa e onnipresente a Cuba “Casa de la Trova” con musica dal vivo…
6 gennaio
Partiamo per Camaguey alle 8.15 con l’autobus della Viazul con aria condizionata …purtroppo…
5 ore di viaggio, quasi tutti stranieri, diciamo il 99 %…. e i cubani come possono affrontare tale spesa… visto il salario medio mensile di 10 dollari !!
Camaguey è poco turistica almeno in questo periodo, non è che ci sia in giro tanta gente, solo in centro c’è gente che passeggia e riempie le strade, e le piazze sono poco affollate…
In taxi al terminal dei bus, con 2 $ abbiamo un passaggio fino a “casa Manolo” che ho appuntato sulla mia guida, ma la casa è piena ? piena,… sì forse, ma forse no, perchè chi ci conduce a casa Manolo in verità vorrebbe portarci nella sua casa, alla casa dove avrebbe la commissione per aver portato noi turisti e che in realtà volevamo un’altra casa…
E stranamente, visto che mi sembra strano che Camaguey sia tutta piena, anche le altre tre quattro case vicine a Casa Manolo sono piene, e alla fine dobbiamo arrenderci al “negrito” taxista che però è sicuro, certo che è sicuro, di trovare ciò che fa per noi.
Siamo pertanto in calle Bartolomè Maso 62 e/c Triana y Tio Perico, dalla señora Elsa, le camere doppie costano 20 $. Sembrano camere di una prigione, di pirati e bucanieri…
La comida costa 7 $ a base di tranci di pesce sierra, riso, fagioli in brodo, insalata.. e cerveza bucanero.
Abbiamo intenzione di informarci per noleggiare una macchina, e in un’agenzia che però pare più una casa di appuntamenti, troviamo le informazioni che cerchiamo. Riassumendo e con la voglia di continuare fino a Santa Lucia, crediamo sia meglio lasciar perdere per l’auto e affidarci ancora una volta a un passaggio in taxi…
Passeggiamo un po’ per la città, ma non c’è molto da fare e si inizia a capire un po’ di Cuba… i negozi pochi dello stato e quelli della bolsa negra, “chopping” come dicono loro…
Alcune belle chiese, e molto “Che Guevara” sulle pareti…
Molto bella Plaza del Carmen.
Domani abbiamo intenzione di andare a Cayo Sabinal e passarci una notte. C’è un hotel a bungalow gestito da Rumbos che si chiama “los Pinos”. Telefoniamo dall’agenzia Rumbos di Camaguey ma purtroppo per domani non ci sono camere libere mentre per dopodomani sì. A questo punto cambiamo idea, domattina partiremo per Santa Lucia, poi da lì il giorno seguente proseguiremo per Cayo Sabinal. Queste almeno le nostre intenzioni…
Concordiamo con un cubataxi il trasferimento per playa Santa Lucia per domani alle 8.00.
Dopo cena andiamo alla casa della trova che è tra le più importanti di Cuba; entrata e consumazione a 3 $.
7 gennaio
In taxi, preso alle 8.00 come d’accordo dalla sera precedente, andiamo a nord a Santa Lucia, anzi a playa Los Cocos nei pressi del pueblito “La Boca”. ( a 112 km da Camaguey)…
Il taxi ci costa 40 $, e non c’è altro mezzo fino a qui…
Potevamo andare a Nuevitas in bus e poi sempre in taxi continuare fino a Santa Lucia ma non è facile, anzi credo impossibile per noi turisti.
Un’ora e un quarto di strada per trovare …un sogno ! Sì, perchè il villaggio e soprattutto la baia e la spiaggia sono incantevoli ! La classica spiaggetta con le palme.
Troviamo un casa a La Boca grazie al tassista che chiede in giro. Non ci sono case particular, così finiamo nella casetta sulla spiaggia di Alberto Perez “el musicista”. Pagheremo 20 $ a stanza doppia, più altri 5 $ per la comida a base di pargo rojo. Alberto ci spiega che la sua casa non è registrata e non potrebbe ospitare persone, per questo ci raccomanda di uscire sempre verso la spiaggia, evitare di dire che stiamo lì a dormire e meglio ancora se non “occupiamo” interamente le stanza sparpagliando in giro magliette, vestiti, cercando insomma di non svuotare gli zaini ma renderci meno visibili possibile. Beh sì forse non saremo coinvolti ma certamente non sarei contento se i nostri amici incappassero in un controllo della policia….
Il paese di La Boca, verso nord proprio davanti a Cayo Sabinal dove inizia la Bahia de Nuevitas.
Passiamo una bella giornata in spiaggia, Los Cocos davanti al Bucanero, un bar ristorante dove lavora Alberto. L’acqua è verde-celeste davvero splendida !
La spiaggia con la sabbia bianca le palme dietro… come in una cartolina…
Mi piace qui, pochi turistas, la gente tranquilla un mare e una spiaggia da ricordare !
Ceniamo in casa, siamo affamati e alla fine tutto è squisito, molto saporito…
Si sta bene, gennaio in spiaggia per noi è ancora un sogno ma questa volta ci siamo dentro…
8 gennaio
Se l’intenzione di oggi è quella di andare a Cayo Sabinal, la mattinata però si rivelerà disastrosa con il risultato di un nuovo cambio di programma.
Il taxista che doveva arrivare alle 8.00 non è ancora qui ! Iniziamo a pensare che senza macchina e senza taxi staremo per un po’ ancora qui a La Boca… Il tempo è anche nuvoloso… di sole non se ne parla…Cosa facciamo ? Decidiamo di tornare a Camaguey anche se a malincuore. Alberto telefona al taxista, arriverà per le 11.15. Ok !
Dispiaciuti per la mattinata buttata via aspettiamo di partire…
Torniamo fino a Camaguey sperando di arrivare in tempo per prendere il bus delle 13.30 per Santago de Cuba. Il passaggio ci costa ancora 40 $ e appena in tempo arriviamo a Camaguey alle 13.30 per salire sul bus proveniente da La Habana !
Il biglietto del bus della Viazul costa 18 $ e impiegherà 7 ore per giungere a Santiago dopo essere passato da Las Tunas, Holguin, Bayamo.
Arriviamo a Santiago alle 20.30 circa e in taxi ( 3 $ ) ci facciamo portare in centro a sud del Parque Cespedes, esattamente in calle Corona perchè ci sono alcune case particulares. Ma sono tutte piene anche se le señoras che non possono ospitarci iniziano una serie di telefonate che danno i risultati sperati.
Il risultato è che io e Michele saremo in casa di Daniel y Gretel in calle Santa Rita 153 e/c Padre Pico y Corona ( in realtà una casa ilegal…), mentre Claudia e Maurizio staranno in una casa in calle Padre Pico. Costo delle camere 20 $ con colazione a 2 $ e comida 7,5 $ ( pollo in fricassea, congris, insalata, cervezas, agua, caffè ). Il pollo è ottimo !
La famiglia di Daniel è semplice e molto amichevole, una giovane coppia con i due figlioletti di 1 anno e 6 anni. Staremo a parlare fino a tardi con Daniel e Gretel della situazione scandalosa di crisi di Cuba…
9 gennaio
Il programma di oggi è quello di visitare il Castillo del Morro che è sulla costa all’inizio della Bahia de Santiago. Da lì vorremo anche andare sul Cayo Granma in lancia dall’embarcadero poco distante dal Morro.
Dopo aver fatto colazione, assieme a Daniel che oggi sarà con noi per farci da guida, partiamo in taxi ( 4 $ ) fino al Castillo.
Il Morro è una fortezza spagnola del XVI secolo costruita come misura difensiva nei confronti dei pirati e da ogni attacco che poteva avvenire dal mare. La bahia de Santiago fu teatro di diverse battaglie navali, la più famosa quella tra spagnoli e americani del 1989. La vista che si ha sul mare è magnifica.
L’entrata al Morro costa 4 $…per i cubani 1 pesos…!.
Continua….